Possiamo coltivare il Cotoneaster in giardino sia per la sua naturale bellezza ma soprattutto per la sua capacità di adattarsi a diverse condizioni ambientali e quindi la facilità di coltivazione. Tollera zone in pieno sole o in mezz’ombra, non ha problemi con il gelo (fino a -20°C) e a seconda della specie può essere usato come pianta tappezzante o per creare siepi decorative o divisorie tra diverse parti del giardino. Alcune varietà producono fiori che diventano frutti rossi che attirano gli uccellini selvatici, rendendo il nostro spazio verde un paradiso per la fauna selvatica.
Il Cotoneaster o Cotonastro è un genere di piante della famiglia delle Rosacee originaria della Cina e comprende più di 200 specie. Tra queste troviamo sia alberi che arrivano a 6 metri d’altezza sia arbusti tappezzanti che non superano i 30 cm!
A seconda del tipo di utilizzo possiamo scegliere la specie più adatta, come albero, tappezzante o pianta da siepe.
Coltivare il Cotoneaster: come scegliere la varietà
Ci sono specie sempreverdi e altre con foglie caduca, ma tutti i Cotoneaster hanno un bel fogliame resistente, una fioritura bianca o rossa a forma di stella che poi si trasforma in bacche o frutti, di solito di colore rosso, ma anche arancione o rosso chiaro.
Il Cotoneaster horizontalis sviluppa un arbusto con portamento orizzontale. Le sue foglie sono piccole e di colore verde scuro, mentre i fiori bianchi o rosa sbocciano verso giugno primavera e sono seguiti da frutti rossi brillanti in autunno. È apprezzato per il suo aspetto decorativo e viene spesso utilizzato come tappezzante o per creare siepi basse.
Il Cotoneaster franchetii è un arbusto con portamento eretto e può raggiungere un’altezza di 2/3 metri. Le foglie sono di...
Scegliere piante che richiedono poca acqua per abbellire il giardino sta diventando ormai una necessità. L’anno scorso abbiamo assistito alla stagione più siccitosa degli ultimi anni e anche quest’anno le previsioni non sono positive. In molte zone d’Italia ci saranno razionamenti e verranno, giustamente, privilegiate le produzioni agricole. Scegliere piante che richiedono poca acqua per il giardino è quindi un modo per ridurre i consumi e anche per diminuire l’impatto sull’ambiente del nostro spazio verde.
Senza sottovalutare che la minore richiesta di acqua significa anche meno ore da dedicare alla coltivazione. Un aspetto non secondario, specialmente per chi ha poco tempo per curare il giardino.
Le piante che abbiamo selezionato crescono rigogliose, alcune producono belle fioriture e abbelliscono gli spazi verdi quasi senza il nostro intervento.
È bene però precisare che per crescere in modo quasi autosufficiente, le piante devono trovarsi bene nel terreno del nostro giardino. La scelta quindi deve partire da lì: se abbiamo un terreno basico meglio evitare la coltivazione di piante acidofile e viceversa.
Inoltre a tutte le giovani piante, appena trapiantate, dobbiamo dare il tempo di produrre un apparato radicale solido e in grado di trovare in profondità l’umidità necessaria. Nei primi anni quindi richiedono irrigazioni e concimazioni regolari: quando diventeranno più robuste cresceranno in autonomia.
10 piante che richiedono poca acqua
Il Gelsomino invernale (Jasminum nudiflorum) è un arbusto a foglia caduca originario della Cina, caratterizzato da fiorellini imbutiformi di un bel giallo brillante. I fiori gialli spuntano da gennaio a marzo, prima delle foglie.