L'Edera (Hedera helix) è una pianta versatile e generosa, molto utilizzata sia come rampicante sia come tappezzante per decorare muri, pergolati e cancellate. L'Edera, grazie alle sue bellissime foglie e i suoi rami resistenti, garantisce una copertura densa ed elegante ed è in grado crescere rigogliosa anche su pareti e recinzioni in ombra. Questa pianta "multiuso" cresce bene in giardino, in terrazzo e perfino in appartamento, dove può essere coltivata come ricadente, in panieri appesi.
La gamma di nuove variegature e dimensioni si allarga continuamente, offrendo la varietà giusta per ogni situazione; per esempio la Emeral Green dalle foglie verde brillante, la Aureo-variegata con foglie screziate di giallo, oppure la Tricolor, caratterizzata da margini bianchi, che diventano rosa-rosso in autunno.
L'Edera è conosciuta anche come pianta medicinale, infatti le foglie e i rami giovani della pianta sono impiegati in erboristeria in preparati contro la tosse, in associazione con il timo in caso di bronchite. per fluidificare il catarro.
Molto diffusa come pianta d’appartamento, la Kentia (o Kenzia o Howea) è elegante e quasi indistruttibile. Aggraziata e leggera, con le sue grandi foglie pendenti simili a quelle delle Palme, questa pianta impreziosisce qualunque ambiente. E' originaria dell’Oceania e prende il suo nome delle isole Lord Howe: in natura la Kentia raggiunge i 15 metri di altezza ed è ornata da grossi fiori, mentre in appartamento non supera i 3 metri e non produce più di una foglia nuova ogni anno.
Molto longeva, può durare più di trent'anni grazie alla crescita lenta e alla straordinaria resistenza alle malattie; non necessita di particolari cure e può vivere tranquillamente al sole come in penombra.
KENTIA: CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE
La Kentia gradisce temperature miti, tra i 16° e i 25° C, arrivando in inverno a sopportare i 10° C, per questo motivo può crescere in giardino solo in luoghi caldi, dove il clima lo consente. Nelle regioni più fredde possiamo coltivarla in vaso come pianta d'appartamento.
La Betullaè un albero maestoso, noto per la sua curiosa corteccia bianca che si sfoglia e caratterizzato da un delicato fogliame cuoriforme. L’eleganza del portamento, conferisce un fascino speciale a quest'albero, spesso scelto per arredare piccoli giardini o terrazzi all'interno di grandi vasi. La sua bellezza permane anche in autunno, quando la luminosa chioma diviene dorata, e in inverno grazie alla sagoma nitida.
Quest'albero cresce bene al sole nei climi freschi, ma anche in mezz’ombra; non tollera però il caldo arido, il clima mediterraneo e il vento carico di salsedine. La Betullaè la pianta perfetta per giardini in collina e in montagna, si adatta anche a suoli poveri e sassosi e possiede un'ottima resistenza al freddo, sopportando temperature fino a -20° C. Nelle zone più calde del sud si può coltivare in piena terra, dove produce frutti non commestibili.
LA BETULLA: CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE
La Betullacresce rapidamente, fino a raggiungere i 25 metri di altezza, e se coltivata in contenitore per i primi anni necessita di un rinvaso annuale con...
Ci sono buoni motivi per coltivare il Pothos. Il Pothos è una pianta ornamentale rampicante, originaria delle Isole Salomone, molto apprezzata per le sue splendide foglie cuoriformi. Molto diffusa, si coltiva principalmente in appartamento all'interno di panieri appesi o come rampicante su un sostegno ricoperto di muschio cui aderisce tramite radici aeree. E' affine al Filodendro che è invece americano.
Un buon motivo per tenere un Pothos in casa è che si tratta di un filtro naturale contro gli inquinanti domestici. Il Pothos è particolarmente efficace con la formaldeide e il fumo di sigaretta.
COME COLTIVARE IL POTHOS
È una pianta che necessita di un'umidità ambientale costante e teme molto le correnti d'aria; per questo si consiglia di coltivarla lontano da davanzali e termosifoni. Coltivato in ambienti bui, il Pothos perde le sue tipiche variegature fogliari color giallo, e diventa verde uniforme. Al contrario, se la si espone alla luce diretta del sole, le foglie diventano pallide e scolorite, e tendono a bruciarsi. La posizione ideale è in penombra, esponendola alla luce solo per alcune ore del giorno, al fine di accentuarne le variegature.
La Dieffenbachia deve il suo strano nome al celebre naturalista tedesco Ernst Dieffenbach, curatore dei giardini del castello viennese di Schoenbrunn. E' una bellissima pianta verde d'appartamento, caratterizzata da foglie molto grandi variegate, che a seconda della specie variano di colore. La Dieffenbachia maculata, molto diffusa in Italia, ha foglie verdi con chiazze verde chiaro, la Dieffenbachia amoena cresce oltre un metro d'altezza ed è di colore verde scuro con la lisca bianca, fino ad arrivare alla Dieffenbachia picta che ha foglie bianco marmo molto suggestive.
Nei climi tropicali le piante di una certa età generano un'infiorescenza a forma di pannocchia, ma in Italia è molto difficile portare a fioritura la Dieffenbachia.
Un buon motivo per tenere in casa delle piante di Dieffenbachia è che le sue grandi foglie assorbono gli inquinanti domestici, presenti nell'aria di tutte le nostre case. In particolare si rivela particolarmente efficace nell'assorbire l'inquinamento da xilene (un derivato del benzene usato come diluente per vernici) e toluene. Quest'ultimo viene addizionato a vernici e adesivi per renderli fluidi e permettere la loro applicazione: quando però l'adesivo si asciuga, il solvente evapora e lo respira chi vive nell'appartamento. Per questa ragione è importante posizionare in ogni stanza delle piante, che abbiano la capacità di assorbire questi agenti inquinanti, come la Dieffenbachia.
DIEFFENBACHIA: COME SI COLTIVA
Essendo una pianta tropicale originaria del Sud America e dell'Asia, deve essere posizionata in casa in una posizione molto luminosa ma non a diretto contatto con i raggi del sole. Una tenda leggera è sufficiente per schermare i raggi diretti. La Dieffenbachia ama gli ambienti umidi, quindi non va posizionata vicino a termosifoni e fonti di calore. Un modo per garantire la necessaria umidità è di vaporizzare spesso sul fogliame con acqua. Durante la bella stagione può anche essere spostata all'aperto, ma ricordate che deperisce al di sotto dei 10°C.
L'irrigazione deve essere effettuata regolarmente, con maggiore intensità in estate e quando la terra si asciuga in inverno. E' importante evitare i ristagni d'acqua nel sottovaso perchè genera marciumi radicali. Dopo 30 minuti dall'irrigazione, verificate la presenza di acqua nel sottovaso ed eventualmente svuotatelo.
Come per tutte le piante in vaso, è importante garantire alla piante tutti i principi nutritivi necessari alla sua corretta crescita. Da aprile a settembre bisogno quindi concimare ogni due settimane con un fertilizzante liquido per piante verdi, da diluire nell'acqua per irrigare.
Ogni due anni la pianta cresce ed è necessario spostarla in un vaso più grande. Approfittate dell'occasione per eliminare il vecchio terriccio...
La Felce di Boston (Nephrolepsis exaltata) è la pianta ideale per dare un tocco di verde vivo alla casa o al terrazzo. Ha delle foglie ornamentali molto belle e può essere coltivata anche nei vasi da appendere. Inoltre la Felce di Boston è una delle piante anti inquinamento, consigliate dall'associazione Promogiardinaggio e selezionate in seguito a una sperimentazione condotta dall'Università di Parma. Molte piante d'appartamento hanno la capacità di assorbire gli inquinanti atmosferici tramite i piccolissimi stomi delle foglie, per trasformarli in lignina e imprigionarli all'interno del fusto. In particolare la Felce si è rivelata efficace per assorbire l'inquinamento da formaldeide.
FELCE DI BOSTON: GUIDA ALLA COLTIVAZIONE
La Felce di Boston è originaria delle foreste tropicali e quindi deve essere posizionata in un luogo luminoso e umido, senza sole diretto. In estate può essere coltivata all'aperto all'ombra, mentre in inverno, quando la temperatura minima scende sotto i 10°C, deve essere portata in casa.
La temperatura ottimale è compresa tra 20 e 24°C e quindi all'interno dell'appartamento dovremo posizionare la Felce lontana dai caloriferi, avendo cura di garantire la necessaria umidità. Possiamo farlo vaporizzando dell'acqua sulle foglie oppure lasciando un po' di acqua nel sottovaso, avendo cura di posizionare dell'argilla espansa per evitare marciumi radicali.
Il terriccio non deve mai asciugarsi: nei mesi caldi annaffiare generosamente con acqua a temperatura ambiente, possibilmente decalcificata. Durante l'inverno tende ad assorbire molta polvere: quando la portate in giardino lavate bene le foglie per eliminare i "residui" dell'inverno. Nei mesi più freddi l'irrigazione va diradata, quando il terriccio è secco.
Poichè gli elementi nutritivi contenuti nel terricio...